Chi non si è mai fatto domande su come essere attraenti?
Su come fare a conquistare una persona, un posto di lavoro o una buona parola?
Essere attraenti vuol dire tutto e non vuol dire niente, per ognuno di noi, probabilmente ha un significato diverso. Una cosa però è certa: quando vogliamo essere attraenti, buona parte della nostra attenzione è rivolta al nostro aspetto esteriore.
E’ infatti con il nostro corpo e con il nostro viso che ci presentiamo al mondo e se vogliamo essere notati positivamente, prima di ogni cosa, decidiamo di prenderci cura di essi.
E’ un bene o un male prendersi cura del proprio aspetto esteriore?
Rendersi belli ed attraenti, non va inteso come un atteggiamento superficiale, piuttosto si tratta di un bisogno profondo dell’animo umano.
Allontaniamoci dal concetto che la voglia e la ricerca del bello sia associata sempre e comunque a concetti come superficialità o egocentrismo.
Pensiamo alla voglia di bellezza, di ordine, di fascino in maniera sana, esattamente come uno dei bisogni dell’essere umano.
Pensiamo all’attenzione al proprio aspetto fisico, come desiderio di cura e rispetto. Desiderio di prendersi cura di se stessi e rispetto nei propri confronti ed in quello della società in cui si vive.
Naturalmente non mi riferisco a situazioni patologiche o di estrema superficialità.
Una cosa certamente è il desiderio sano di vedersi belli e farsi vedere belli ed attraenti, un’altra cosa è vivere un disagio che condiziona la propria quotidianità e la percezione di sé.
Si tratta di realtà molto diverse tra loro, che, purtroppo, spesso vengono giudicate entrambe in maniera inappropriata.
Non intendo riferirmi in questo contesto a quei disturbi che hanno un importante impatto sull’equilibrio psicofisico della persona.
In questo contesto, con questo articolo, mi riferisco al desiderio di ogni animo umano di ricercare la bellezza dentro e fuori di sé.
Mi riferisco a chi si piace, vuole continuare a piacere e a piacersi e tra le altre cose, inserisce all’interno della propria quotidianità anche la celebrazione sana ed equilibrata del proprio aspetto fisico.
La bellezza è oggettiva o soggettiva?
Fermo restando che il gusto del bello sia parte integrante dell’essere umano, va comunque tenuto in considerazione, il fatto che quando si parla di bellezza ed attrazione, non si parla di concetti universalmente condivisi.
La bellezza, infatti è qualcosa di soggettivo e differente in base ai canoni sociali e culturali di ogni epoca, oltre che, naturalmente, ai gusti personali.
Dunque non esiste un “bello” che mette d’accordo tutti, ma ogni società possiede differenti criteri su cui si basa la bellezza e l’essere considerati attraenti.
Questi criteri o canoni estetici, naturalmente, non sono fissi ma cambiano e si modificano in relazione alle mode e alle consuetudini della società di riferimento.
Inoltre, come ho già detto, non sono universalmente condivisi ed è anche giusto che sia così.
Ogni persona, infatti, deve trovare il proprio, personalissimo modo di presentarsi esteticamente ai propri occhi ed al mondo esterno, piuttosto che uniformarsi passivamente a degli standard di bellezza.
La persona che pone un’attenzione sana al proprio aspetto fisico, conosce i canoni estetici socioculturali del periodo storico in cui vive, sceglie come prendersi cura del proprio corpo ma non è alla ricerca della perfezione o dell’omologazione.
Conosce, sceglie, gestisce, gioca ed è libera dai condizionamenti.
Bellezza, attrazione ed emotività. Un legame indissolubile
Considerato che, essendo il desiderio di bellezza strettamente connesso al mondo emotivo, non esiste un’unica motivazione alla base della ricerca di una bella immagine, ma tante quante possono essere le richieste di ognuno.
Per alcune persone, una particolare attenzione al proprio aspetto estetico può essere dovuta alla voglia di riscatto conseguente ad anni e anni di mancata accettazione, per altre al desiderio di rinascita dopo una brutto trauma, per altre ancora, può trattarsi della voglia di continuare a guardare allo specchio la propria immagine che tanto l’appaga.
Ogni motivazione ed ogni scelta è basata su desideri e bisogni strettamente personali.
In ogni richiesta ed in ogni azione volta ad abbellire e prendersi cura del proprio aspetto esteriore, vi è un coinvolgimento fisico, psichico ed emotivo in stretta connessione con la vita intima, sociale e professionale della persona.
Questo ci porta senza dubbio ad affermare che, le scelte estetiche di ognuno, non possono essere in alcun modo classificate in base a giudizi di valore personali.
Cosa fare dunque per essere attraenti?
Per essere belli ed attraenti, bisogna spostare l’attenzione a ciò che si ha dentro più che a ciò che si vede dal di fuori.
Bisogna guardare la propria interiorità ed intimità per poterla esprimere esteriormente.
Trovare l’equilibrio tra moda e personalità, riconoscere e distinguere i propri bisogni, i desideri più profondi, le proprie necessità e quelle degli altri, la voglia di cambiamento, le manifestazioni emotive di un momento travestite da necessità, le paure, i timori infondati, i dolori e le sensazioni di gioia.
Tutto ciò che fa parte della vita emotiva e cognitiva.
E’ la piena consapevolezza del proprio mondo interiore, infatti, che permette di trovare in maniera naturale il proprio, unico e personale modo per essere attraenti esteticamente.
Non si tratta di scegliere il taglio di capelli più bello o il trucco perfetto.
Si tratta di scegliere i dettagli che esprimono chi siamo veramente e ciò che abbiamo dentro.
Essere consapevoli del nostro mondo interiore, ci dà l’opportunità di accogliere tutte le parti di noi e farle convivere in maniera armoniosa. Solo così possiamo scegliere l’abito con cui ci sentiamo a nostro agio e l’aspetto che dà giustizia alla nostra personalità.
Essere consapevoli, ci permette, in altre parole, di conoscere e far emergere la parte migliore di noi e mostrarla al mondo.