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Non sto male, è solo un periodo “no”

periodo no

Quante volte abbiamo detto a noi stessi: “Non sto male, è solo un periodo no”.

A tutti è capitato e capita di vivere periodi in cui non ci si sente come ci si è sentiti fino a quel momento, periodi caratterizzati da emozioni diverse, stati d’animo persistenti e pensieri nuovi.

A volte, queste diversità hanno ragione di essere, perché sono la risposta a fatti straordinari che accadono attorno a noi; altre volte invece non riusciamo proprio a dare una spiegazione a quella tristezza persistente oppure all’eccitazione esagerata.

Ci guardiamo allo specchio ed un po’ per timore e un po’ per pigrizia, ripetiamo a noi stessi: “Non sto male, è solo un periodo no”, così da mettere da parte almeno momentaneamente le brutte sensazioni.

Di cosa abbiamo timore?

Abbiamo timore del giudizio altrui, del mostrarci deboli in una società che ci vuole sempre belli e sorridenti pronti per un nuovo selfie, da mostrare agli amici virtuali e non.

Oggi il mondo ci vuole veloci a tal punto da non avere neanche il tempo per riflettere sul fatto che essere sensibili, non vuol dire essere fragili o deboli, così preferiamo non mostrare la nostra delicatezza, per evitare di essere fraintesi o non accettati.

Perché siamo pigri?

Guardare dentro se stessi o osservare dettagliatamente il mondo che ci circonda richiede uno sforzo non indifferente, in quanto presuppone la disposizione a vedere e riconoscere sia gli aspetti positivi che quelli negativi, delle nostre scelte, delle persone che ci stanno attorno, dell’ambiente di cui facciamo parte ed inoltre richiede un lavoro costante. E’ sicuramente molto più semplice dare agli altri le colpe per ciò che non va bene e poi voltarsi dall’altra parte.

Mettiamoci bene in testa che:

  • essere sensibili non è motivo di vergogna, al contrario può solo essere motivo di vanto in quanto è grazie a questo modo di essere che è possibile conoscere le varie sfaccettature di una persona, di un fatto, di un luogo e quindi farne piena esperienza;
  • guardare dentro sé, se pur all’inizio può sembrare difficoltoso, con il tempo permette di avere una consapevolezza di se stessi e del mondo circostante così elevata, da riuscire a gestire facilmente le proprie emozioni e le proprie sensazioni e per questo poter godere di una buona qualità di vita.

Che sia uno stato d’animo passeggero o duraturo, provocato da qualcosa o qualcuno che conosciamo bene oppure immotivato, leggero o travolgente, tutte le volte che sentiamo che qualcosa non va o stiamo solo vivendo un periodo “no”, non sottovalutiamolo, piuttosto scegliamo di darci una mano o farci dare una mano, così da vivere una vita in armonia, perché è questo ciò che meritiamo.

Cosa fare?

  • Concediti un momento per capire cosa sta accadendo, prendi carta e penna e scrivi dettagliatamente quali sono le tue emozioni, le tue sensazioni, i tuoi pensieri e le tue sensazioni fisiche. Per ogni cosa scritta, chiediti se c’è un motivo interno o esterno e prendi appunti anche di questo. Ad esempio:

. Emozione: oggi mi sento triste.

. Sensazione: ho voglia di piangere.

. Pensieri: non arriverò da nessuna parte.

. Sensazioni fisiche: ho mal di pancia.

. Motivo interno: non ho studiato abbastanza.

. Motivo esterno: non ho superato l’esame.

Ogni giorno, per almeno una settimana, stila il tuo diario e scrivi cosa sta accadendo nella tua vita. Questo è molto importante, perché mettere emozioni, pensieri e sensazioni su carta, nei minimi dettagli, ti permetterà di osservare in maniera più obiettiva la situazione ed eventualmente correggere un pensiero o un atteggiamento.

  • A prescindere dal fatto che questa strategia ti abbia aiutato a superare il periodo “no”, è molto utile pensare ad una persona di cui ti fidi e parlarle di ciò che stai vivendo, raccontando esattamente tutto nei particolari. Parlarne ti aiuterà a sentirti meglio, sia perché un peso condiviso pesa meno, ma anche perché l’altra persona può avere suggerimenti, idee e punti di vista ai quali non avevi pensato ma che possono esserti molto utili.
  • Incrementa la tua vita sociale. Anche se non ne hai molta voglia, incontra parenti ed amici e cerca di vivere con serenità questi incontri anche nei periodi “no”. Le relazioni sociali sono alla base di una buona qualità di vita.

Comunica, comunica, comunica: con te stesso, con chi ti sta attorno e con l’Universo.

Ricorda: vivi un periodo di tristezza, non sei una persona triste; alcune situazioni ti mettono ansia, non sei una persona ansiosa; alcuni atteggiamenti ti rendono irascibile, non sei iracondo.

Comincia con il cambiare il tuo vocabolario e potrai notare che anche le tue sensazioni e le tue emozioni saranno diverse.