In questo articolo parlerò brevemente di come trovare l’equilibrio tra mente e corpo con il Training Autogeno con immagini mentali.
Se vivi un periodo della tua vita in cui qualcosa è cambiato o senti la necessità di ristabilire l’equilibrio perduto tra la tua dimensione fisica, emotiva e psichica e non sai da che parte cominciare, puoi fare affidamento ad una tecnica affermata ed efficace: il Training Autogeno.
E’ una tecnica messa a punto dal medico tedesco J.H.Schultz negli anni 30 ed applicabile ad una varietà di situazioni che vanno dalla gestione dello stress, al raggiungimento di un obiettivo, al miglioramento delle prestazioni, alla connessione con il proprio mondo emotivo e quindi alla conoscenza di se stessi.
Mi piace definirla “semplicemente” come una tecnica grazie alla quale è possibile raggiungere e mantenere l’equilibrio psicofisico o ritrovare l’equilibrio corpo-mente.
Il Training Autogeno è formato da una serie di esercizi di concentrazione, durante i quali la persona ripete mentalmente alcune formule per raggiungere un determinato stato interiore.
La visualizzazione di immagini mentali è molto utile all’interno dello svolgimento degli esercizi, in quanto le immagini mentali, permettono di focalizzare la spinta fisica ed emotiva su di esse e di raggiungere quindi gli obiettivi più facilmente.
Le basi:
Partiamo dal presupposto che mente e corpo sono strettamente connessi tra loro e che una modifica in una di queste dimensioni produce certamente una modifica anche nell’altra.
Questo significa che, lavorando anche solo su un aspetto, è possibile riscontrare benefici e cambiamenti a livello generale.
Il vantaggio della tecnica di Training Autogeno consiste nel fatto che, una volta appresi gli esercizi ed effettuato un percorso ad hoc con un operatore specializzato, ogni persona può gestire gli esercizi ed usufruire dei relativi effetti, in piena autonomia, senza dover dipendere da nessuno.
Training Autogeno vuol dire infatti “allenamento che si genera da sé”.
I principi teorici alla base della tecnica riconoscono ogni essere umano come possessore di risorse interiori che deve solo potenziare o migliorare.
E’ possibile ricorrere al Training Autogeno in caso di:
- miglioramento delle prestazioni (sportive, artistiche, ecc…);
- risoluzione dei disturbi psicosomatici (gastrite, cefalea, tachicardia ecc…);
- preparazione al parto;
- disturbi d’ansia.
Abituarsi a connettersi con se stessi, permette come prima cosa di imparare a conoscersi profondamente e di conseguenza ad interpretare correttamente i propri stati fisici e i propri stati d’animo, cosa che spesso non si è abituati a fare. Questo è vero soprattutto oggi, che siamo più portati a seguire i ritmi frenetici imposti dalla società.
La pratica:
E’ di fondamentale importanza eseguire un colloquio che precede il percorso di Training Autogeno, per stabilire un rapporto di fiducia tra operatore e richiedente, ma anche per organizzare un percorso personalizzato basato sugli obiettivi della persona, le reali esigenze, i punti deboli ed i punti di forza.
Consigli da seguire durante il percorso:
- praticare in un ambiente tranquillo con poche stimolazioni esterne;
- praticare sempre durante lo stesso momento della giornata, così che il Training Autogeno diventi una parte piacevole della routine quotidiana personale;
- eseguire gli esercizi con un abbigliamento comodo, per evitare tensioni fisiche;
- assumere una posizione comoda ed evitare le tensioni muscolari;
- predisporsi a raggiungere uno stato di calma.
Ogni pratica comincia con alcuni esercizi di respirazione, estremamente utili per raggiungere uno stato di calma interiore.
Una volta raggiunto uno stato di concentrazione passiva, è bene stare qualche istante in ascolto del proprio corpo per averne consapevolezza e sentire i messaggi che esso invia.
Essere in grado di osservare i pensieri dall’esterno, senza investirli di alcuna valenza emotiva, anche quando la mente divaga e riportare l’attenzione sul respiro in maniera tranquilla, permette di sviluppare la capacità di comprensione, la pazienza e la consapevolezza.
La tecnica proposta da Schultz, prevede esercizi di Training Autogeno Inferiore e Superiore. Questi ultimi presuppongono una completa e perfetta conoscenza e padronanza di quelli inferiori e vengono utilizzati all’interno di un lavoro psicoterapico, o comunque svolti alla presenza del terapeuta.
Gli esercizi di Training Autogeno Inferiore invece possono essere praticati da quasi tutti coloro i quali vogliono migliorare la qualità della propria vita.
Ecco quali sono gli esercizi del Training Autogeno Inferiore:
- Esercizio della Calma. L’esercizio permette di raggiungere una condizione di pace e rilassamento. Non viene considerato da tutti un vero e proprio esercizio, ma uno stato da raggiungere per facilitare l’espressione degli stati successivi.
- Esercizio della Pesantezza. Questo esercizio permette di mettersi in contatto con il proprio corpo e di comprendere come esso sia in stretta relazione con la mente.
- Esercizio del Calore. L’esercizio permette il raggiungimento del rilassamento dei vasi sanguigni grazie alla decontrazione muscolare e favorisce l’affiorare di vissuti emotivi positivi.
- Esercizio del Cuore. Questo esercizio permette di gestire le problematiche psicosomatiche derivanti da situazioni ansiogene come tachicardia, palpitazioni, ansia, ecc… e di conoscere o riconoscere la propria vita emotivo-affettiva.
- Esercizio del Respiro. Questo esercizio consente di normalizzare la respirazione e quindi di gestire tutte quelle situazioni legate principalmente all’ansia e al panico.
- Esercizio del Plesso solare. L’esercizio permette di migliorare la propria consapevolezza e a gestire tutto ciò che è legato “alla pancia” sia a livello fisico che emotivo.
- Esercizio della Fronte fresca. Questo ultimo esercizio consente di alleviare le tensioni dovute ad un sovraccarico fisico e mentale e di raggiungere facilmente uno stato di lucidità mentale.
Vivere in equilibrio con il proprio mondo interiore e con il mondo esterno è un atto d’amore nei confronti di se stessi.